Il GREAT BURNOUT - come combatterlo

Leggendo diverse ricerche tratte dalle più autorevoli fonti consulenziali, ho realizzato che quasi il 70% di HR Director ha organizzato nell’ultimo anno programmi di wellbeing che si concretizzano tra le altre formule in corsi di yoga, meditazione, giorni liberi da passare in famiglia e training per gestire il business. Il tutto volto a combattere lo stress e scongiurare il rischio sempre più diffuso di burnout di massa che secondo l’OMS potrebbe riguardare chiunque.


Questo vocabolo aveva già prepotentemente fatto breccia nelle discussioni dei più , quando nel 2021 il famosissimo TIME dipingeva nelle righe di un suo articolo un quadro apocalittico dove più del doppio delle persone che lo avevano fino ad allora vissuto lo avrebbero conosciuto in una età media inferiore e per la prima volta con prevalenza di donne rispetto ad uomini.
Appena 2 anni dopo quello che sembrava soltanto una visione si è trasformata in una triste realtà tanto da far definire questo momento GREAT BURNOUT dove un gran numero di lavoratori sta pensando di lasciare o ha appena lasciato il lavoro senza un alternativa pronta.
Quello che in Italia sembrava utopia ovvero lasciare il posto fisso senza nuovo impiego sta diventando realtà. La GREAT RESIGNATION sembra già cosi lontana .

Alla luce di tutto questo i programmi di wellbeing rappresentano una medicina o sono semplici cerotti per una ferita ormai troppa profonda per essere arginata?

Difficile rispondere con certezza ma un opinione c’è la possiamo fare analizzando il ranking dei disagi che i lavoratori elencano in anonimi questionari : giornate lavorative di 16 ore, lavoro 7 giorni su 7, no sconnessione dal lavoro, poca umanità , troppa incapacità , ambiente di lavoro tossico .Evidente che questi temi non possano essere risolti con yoga o meditazione ma serve un analisi introspettiva molto più seria.

Quale è il rischio di sottovalutare questa analisi ? Pensate quanto sia importante il lavoro di ciascun dipendente . E pensate anche quanto sia costosa la sostituzione di un lavoratore che va dalla nuova selezione , al suo inserimento alla formazione alla scommessa che sia la persona giusta etc. e nel frattempo il fatturato cala, le opportunità svaniscono e si perdono dei treni.

Bisogna effettivamente anticipare il problema ; in questo caso l’attacco è sicuramente meglio di una difesa   serrata. Occorre rendere velocemente l’ambiente di lavoro più inclusivo, sostenibile e di supporto all’apprendimento individuale di tutte l risorse.

 L’asticella va alzata. 

 

 


Commenti

Post più popolari

Logistico Dell' Anno

Logistico Dell' Anno
17 Edizione del Premio - Anno 2021

Se governi il problema, conquisti il cliente. Se sottovaluti il problema, perdi il cliente.

Se governi il problema, conquisti il cliente. Se sottovaluti il problema, perdi il cliente.
Grazie @ FOOD ITA per la bella intervista