Guerra Ucraina - Russia : il rallentamento dell'invasione causato da difficoltà logistiche
Siamo di fronte all'orrore, a qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato di vedere.
Qualcuno dice che la storia non ci ha insegnato nulla.
Atri semplicemente che i regimi dittatoriali sono tutti uguali.
Fatto sta , che nel mezzo a guerre di idee, sono sempre gli uomini che muoiono.
Per un secondo, con il cuore in gola, provo ad analizzare questa follia, da un punto di vista logistico.
Se la guerra non ha già segnato il suo triste epilogo (meno male !!!) forse è perché alla base dell'invasione ci sono stati errori strategici e limiti nel pensiero logistico.
E' un dato di fatto infatti che l'avanzata dei soldati di Putin è stata rallentata da esercito e volontari ucraini, ma anche da problemi logistici.
Al quinto giorno di guerra, le truppe russe non sono ancora riuscite a prendere il controllo delle principali città ucraine, anche se i combattimenti proseguono a Kharkiv, la seconda città più grande del Paese, dove l’esercito sta rispondendo all’offensiva russa, e nel Donbass, area in cui i soldati di Mosca guadagnano posizioni.
Kiev è colpita soprattutto da missili ma è tutt'altro che conquistata. Le immagini del tg fanno vedere ancora gente che passeggia nei corsi nelle ore diurne.
Si combatte ancora anche a Odessa, e in molte città come Leopoli, gli attacchi aerei sono numerosi ma nessuno si arrende.Le truppe ucraine avrebbero poi respinto l’attacco a Cherniel, che settimana scorsa Mosca affermava di aver circondato, e avrebbero sabotato i collegamenti ferroviari con la Russia, per rendere più difficile l’invio di rinforzi.
I russi sostengono invece di aver preso il controllo di Melitopol, dove l’esercito di Putin avrebbe distrutto decine di mezzi, carri armati e aerei ucraini. Il ministro delle Forze armate britanniche però smentisce, affermando che nei primi due giorni di combattimenti i russi non sono riusciti a conquistare nessuno degli obiettivi prefissati.
Eccezione è Chernobyl unica città caduta sotto il regime russo.
Eppure il Cremlino aveva ordinato un’offensiva a tutto campo, cosa è successo?
L'impressione degli esperti è che la spinta iniziale di Mosca abbia incontrato una resistenza inaspettata, forse speravano o contavano che qualcuno a Kiev provocasse un crack nel potere.
Numerosi video mostrano i mezzi distrutti o abbandonati. Merito dei «difensori», che hanno fatto largo uso di sistemi anti-tank, e la conferma di come i piani a tavolino siano poi «sfidati» dal campo: si notano i primi cambi di strategia.
Strategia per la verità che sembra improvvisata, come se nessuno avesse mosso a tavolino nessuna pedina preventivamente in maniera simulata.
Proviamo a sintetizzare le macro problematiche
- I Russi hanno sottovalutato il nemico, convinti di un crollo rapido
- i Russi non hanno neutralizzato i centri di comando-controllo.
- Le truppe, non hanno un «treno logistico» adeguato: Molti carri armati sono rimasti a secco senza benzina.
- Le colonne sono andate avanti senza preoccuparsi troppo di quello che sarebbe avvenuto alle loro spalle.
- I Russi si sono affidati a gente inesperta, poco pronti alla missione. Non cerano comandanti che sapevano organizzare
- I Russi avevano una inesistente superiorità aerea e uno standard basso nelle missioni di volo notturno
- Ia strategia del carciofo non ha funzionato: mangiare una foglia alla volta, non usando tutta la potenza di fuoco come hanno fatto in Siria spianando ogni cosa sta diventando un boomerang. In poche parole è stata una scelta sbagliata .
Commenti
Posta un commento