Sostenibilità & Sprechi
Ore 19 45 la tavola rotonda si è appena
sciolta.
Ognuno dei partecipanti prepara zaino e
trolley ritirando tablet e appunti cartacei.
Anche io, con un mezzo sorriso, chiudo
la mia piquadro.
E' bello quando le giornate si chiudono
con delle certezze; oggi ritorno a casa sicuro che, anche per noi logistici, la
consapevolezza che il mondo in cui viviamo è una eredità inestimabile da
preservare per i figli dei nostri figli, è realtà.
Non è scontato infatti trovarsi in una
sala con direttori logistici, valutati dalle proprie aziende su obiettivi di
breve-medio periodo, che all'unisono concordano sul fatto che non è più
possibile "sfruttare" il pianeta senza porci questioni sul suo
domani.
Ma come può un logistico agire concretamente
eliminando gli sprechi e creando valore?
Credetemi ... molto ma molto più di quello che
comunemente si possa immaginare e pensare;
in ordine sparso ,e senza la presunzione
che quanto elencherò sarà esaustivo, ecco a voi alcune idee concrete per
risparmiare tempo, energie rimanendo comunque efficaci ed efficienti:
- nell'analisi delle procedure operative
logistiche erroneamente si crede che fatta una volta, questa sia
esaustiva per diversi anni (alcuni pensano per sempre). E' scontato che vi
dica che non è così! solo con analisi continuative e giornaliere volte
alla ricerca dello spreco si possono rimodellare costantemente flussi e
operazioni che viceversa diventerebbero obsolete. Ricordatevi di partire
dai dati macro ma non vi scordate che per creare valore tutte le persone
che appartengono al flusso possono e devono dare il loro parere se
correttamente interpellati.
- nella gestione del carico e dello scarico delle merci si è
fatto tanto ma si può e si deve fare ancora moltissimo. Le code nei centri
distributivi italiani sono ancora importanti. E' vero che con sistemi
evoluti di prenotazioni per fasce orarie la via sembra tracciata, ma
esistono ancora sacche di inefficienze derivanti da mezzi inutilmente
fermi in attesa e/o da scarichi e controlli molto molto lenti e farraginosi.
- nella modalità dei trasporti, l'italia è una
nazione che vede ancora più del 80% della merce muoversi su gomma e quindi
su strada. L'inquinamento è solo uno delle conseguenze evidenti di ciò. Ad
oggi sono state percorse diverse vie per spostare su altre modalità almeno
parte di questa percentuale ma i risultati non esaltanti sono evidenti a
tutti. Forse, lo stato dovrebbe davvero scommettere con incentivi alle
imprese, bonus o sgravi importanti premiando e pubblicizzando chi diventa
pioniere di attività sensibilmente riconosciute su questo fronte.
- nella gestione dei trasporti potentissimi
software ci stanno aiutando a costruire meglio i viaggi, ottimizzando i
km, sfruttando al meglio mezzi e persone. Non tutti però li utilizzano.
Siamo nel 2017 e apps ormai datate ci dicono in tempo reale anche le strade
con minor traffico ricalcolando percorsi migliori in real time. pensateci
.
- nella condivisione di spazi e viaggi non esiste quasi
più la miopia del passato che impone ad ogni azienda l'uso di mezzi propri
e spazi propri; la frammentazione degli ordini con lotti ridotti e
frequenti oltre che magazzini fisici multi - client sono realtà oltre che
necessità; avere chiaro da dove partono i maggiori flussi in italia, come
si concentrano, da chi vengono trasportati ci mette in una condizione
privilegiata nello scegliere coscientemente oltre che tariffe migliori
anche soluzioni più green.
- nella propensione al cambiamento siamo tutti protagonisti! nessuno può considerarsi comparsa.
Con questo slogan estremamente attuale,
vi lascio con la speranza che chiunque legga questa piccola riflessione si
senta, quanto il sottoscritto, ingaggiato in primis per se stesso , e poi per
le generazioni future (oltre ma naturalmente per l'azienda per cui lavora) a
proporre nuove soluzioni, provare nuove tecnologie, condividere best practice
non avendo paura di cambiare per sbagliare ma consapevole che a prescindere dai
singoli è il mondo che si sta evolvendo con o senza di noi.
a presto
MAX
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