La gestione ottimale delle scorte ( a costo zero ma con tanto buon senso)

Da chi si apprende la gestione ottimale delle scorte?
E' una domanda che ricorre spesso nella vita di un logistico, sopratutto a chi come me riceve inviti a seminari, proposte di corsi di formazione ed ancora partecipa a gruppi di lavoro sul tema.
Ognuno offre una propria soluzione: chi algoritmi "fotonici", chi revisioni di flussi, chi nuovi strumenti informatici. Tutto bello, tutto vero. Unica, ma non trascurabile pecca, tutto a pagamento.
Capite bene che in anni come questi, chiedere alla propria azienda di spendere anche solo un euro in qualcosa di non strettamente necessario è peccato ...a volte, si dice, quasi mortale.
Ecco perchè oggi,  le soluzioni vincenti ed innovative sono sempre più quelle basate sul buon senso e sulle qualità delle persone. 
Quindi? In queste poche righe cercherò di stimolare in voi l'interesse su soluzioni a costo zero, che metton radici sui presupposti di qui sopra.

Partiamo dalle parole chiavi del successo: OSSERVARE - RAGIONARE - IMMEDESIMARSI - (MISURARSI).
OSSERVATE vostra madre/fidanzata/moglie o chi per lei fa la spesa nelle vostre abitazioni. Cosa fa? come si comporta? come pondera l'acquisto? Scoprirete che le basi sono le stesse della miglior riordinatrice. Pondera quanta merce ha gia'  in dispensa, conta quante persone parteciperanno al commensale, tiene presente tra quanti giorni riandrà al supermercato. Controlla infine in cucina ripiano per ripiano  di non lasciar scadere nulla creando slow mover.
Troppo semplicistico come ragionamento? effettivamente si.

Ecco perchè bisogna RAGIONARE. Su cosa? rispondendo ad alcune domande ad esempio: sappiamo quanti ospiti avremo a cena? e quando? e se all'ultimo si aggiungesse qualcuno? ed ancora se al supermercato non ci fosse la disponibilità di quello che cercavo ? e se invece al mio ospite non piacesse qualcosa?
Questo è notoriamente il passaggio più delicato; il momento previsionale è difficile. Se fossimo dei maghi non saremmo qui a scrivere, a fare la spesa ... altri lo farebbero per noi. Ci aiuteranno le serie storiche, la conoscenza del gusto delle persone, una buona dose di buon senso e il giusto coraggio per decidere.
Ma allora è semplice (qualcuno potrebbe dire). Tanto anche se ordinassi o comprassi di più o di meno, ho sempre la scusa che ho osservato e ragionato. Vero! ma abbiamo detto che sono tre le parole di successo; con l'ultima infatti chiudiamo il giro. 

IMMEDESIMARSI , o meglio, fare finta che i soldi che spendiamo per un ordine o per un acquisto siano i nostri e non dell'azienda in cui lavoriamo. Eviteremo così gli over stock.
Ultimo, ma non ultimo, rimane la rottura di stock e il livello di soddisfazione degli ospiti. come fare a capire quanto siamo bravi?
La risposta è nella parola in parentesi tra le chiavi di successo.

Occorre MISURARSI. perchè? Semplicissimo: per migliorare se stessi. Lo si deve fare a step; la prima volta per capire quali sono le criticità; la seconda per avviare un processo di miglioramento.Il segreto? la circolarità del procedimento; infatti dopo aver concluso il processo bisogna misurarlo di nuovo per capire se si sono raggiunti davveri gli obbiettivi. E poi ancora ed ancora.
Costa? se stia,o attenti a non confondere la logica con lo strumento, davvero poco! Esistono anche qua software bellisimi, ma prima di comprarne uno la cosa essenziale è mettere su carta i ragionamenti. Trovando la giusta direzione, si definisce la teoria e, ad idee chiare, si compra (o noleggia ) una macchina.

Scommetto che ti e' venuta voglia di metterti alla prova.
Fammi sapere come e' andata.
Alla prossima.
Maximiliano 

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Grazie @ FOOD ITA per la bella intervista